Luci e Suoni d’artista 2019 – Genius Luci

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Genius Luci il titolo di quest’anno, un omaggio a Leonardo da Vinci e alla genialità intesa come la capacità di sviluppare il pensiero creativo e laterale. Se nelle precedenti edizioni la città si è aperta al nuovo, imparando a giocare con i propri limiti e ad assumere uno sguardo nuovo, uno sguardo bambino, quest’anno inizia a porsi la domanda: ma cosa ha permesso all’uomo di immaginare di volare? Quali sono le sollecitazioni che attivano le sinapsi e rendono genio l’uomo comune, permettendogli di saltare dall’ordinario allo straordinario?

 

Se non siamo in grado di immaginarlo, il cambiamento non è possibile: abbiamo bisogno di lavorare sulla potenza della mente e sulla sua capacità di immaginare ciò che ancora non è ma potrebbe essere. Stare insieme, poi, permette di trasformare ciò che abbiamo sognato in realtà, in oggetti – luce che cambiano la città. Le macchine, allora, non servono a svolgere compiti ma diventano macchine con le quali giocare, interagire, esercitarsi ad immaginare, fino a riuscire a prendere il volo.

 

Piazza Matteotti è stata il frutto della nuova produzione di questa edizione di Luci e Suoni d’artista, popolata da oggetti fantastici e giocattoli immaginari costruiti pezzo per pezzo con legno, luce e tecnologie interattive, mettendo insieme arte e design, artigianato tradizionale e manifattura digitale.
Le immagini e l’audio delle installazioni sono il risultato dei laboratori tenuti con persone di tutte le età, dall’infanzia all’età adulta e raccontano oggetti della memoria e oggetti inventati, ispirati all’approccio ludico del designer Bruno Munari. Altre opere riprendono il metodo e l’inventiva di Leonardo da Vinci, con un omaggio nei 500 anni dalla sua morte al suo Uomo Vitruviano, tradotto negli scatti fotografici con Persone VitRuvesi.
La piazza ci introduce nella città con la leggerezza del vento catturato dalle girandole e ci accompagna all’insegna della sostenibilità nell’anno #VentiVenti. Dietro tutto questo c’è stato il lavoro di un nutrito gruppo di esperti e di una bella comunità che ha collaborato alla produzione delle opere nei laboratori partecipati.

 

L’associazione culturale La Capagrossa si è occupata del processo partecipativo e coordinamento dei laboratori, dell’assistenza alla progettazione e produzione, ha fornito supporto alle attività di promozione offline ed online.

 

Photo © Cinzia Cantatore Photography

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