Puglia Digital Library
Puglia Digital Library è ufficialmente online da un paio di mesi ma in rete non se ne parla molto. Perchè?
Eppure è un progetto meraviglioso, e non vorremmo che, come tutto ciò che gravita nel mondo della cultura (e senza gattini) si perda nei meandri del web. Allora cerchiamo di risollevarne la notizia.
Puglia Digital Library è un progetto all’avanguardia in tema di condivisione di dati relativi alla cultura ed al turismo, frutto della collaborazione tra la Regione Puglia e il MIBACT. Si tratta di uno strumento unico in Italia, basato sul web of data, una tecnologia aperta e interoperabile con altri strumenti e/o aggregatori, i quali favoriscono la conoscenza e la promozione del patrimonio culturale regionale, attraverso la conservazione e l’archiviazione delle informazioni, linked open data, messe a disposizione totale e gratuita della collettività.
Il portale Puglia Digital Library è ufficialmente online da febbraio 2016: oltre 1.700 open data pugliesi sono stati digitalizzati, tra video, foto, documenti, mappe storiche e testi che riguardano la storia e la cultura dell’intera regione. E presto arriveranno a oltre 74mila con la digitalizzazione di parte dell’archivio degli editori Laterza. Un lavoro di squadra lungo due anni, un budget di 500mila euro e un solo clic per navigare tra le memorie del passato e le potenzialità innovative del futuro.
Chiunque può contribuire alla piattaforma Puglia Digital Library: privati cittadini, istituzioni pubbliche e tutti coloro che vogliano mettere a disposizione il loro “tesoro” culturale.
La Puglia Digital Library è una piattaforma piena di contenuti che illustrano la grandezza del patrimonio culturale pugliese. È sfogliabile per argomenti o collezioni, è possibile impostare ricerche avanzate tramite parametri di scelta. È semplice nella struttura, ma molto funzionale ed intuitiva.
Non si deve pensare che mettere online un dato culturale ne limiti la fruizione dal vivo. Anzi: ne aumenta l’interesse e la curiosità e la voglia di visitarlo dal vivo.
L’esempio del Rijksmuseum, il più grande museo d’Olanda, portato dall’assessore Loredana Capone durante la conferenza stampa di presentazione, è illuminante. Il museo olandese è stato tra i primi ad “offrire la possibilità a tutti di scaricare ad alta definizione le immagini delle opere dal proprio portale: le tele dell’arte olandese, dalle prime pale medievali al rigoglioso Secolo d’Oro, con i capolavori del XVII secolo di maestri quali Rembrandt e la sua Scuola, Vermeer ed altri, possono essere ammirate in qualsiasi momento in remoto e possono persino essere riprodotte su magliette o appese sui muri di casa propria. Questo non ha diminuito il flusso di visitatori, più di un milione all’anno, né impoverito la sacralità dell’arte ma ha permesso di appassionare e di far vivere l’arte a tutti i livelli aumentando il desiderio di ammirare dal vivo l’opera che si è potuto conoscere on line”.
“Con Puglia Digital Library, si rende fruibile con un click un immenso patrimonio che deve diventare patrimonio di tutti, gratuito e accessibile in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Non ci deve essere il senso di proprietà rispetto ad un patrimonio, quello della conoscenza, che deve essere un patrimonio universale. Ecco perché la Digital Library apre a concetti quali partecipazione, democrazia, accessibilità. E’ uno straordinario strumento collegato anche ad altre piattaforme culturali ed interoperativo: questo vuol dire che contemporaneamente da New York piuttosto che dalla Russia si possono conoscere i beni culturali della Puglia. Certo, possiamo e dobbiamo fare di più perché solo una parte dell’ immenso patrimonio della Puglia per il momento è inserito nella Digital library”.
Un solo consiglio: esploratelo.
www.pugliadigitallibrary.it.