Come aprire uno spazio di coworking?

Articolo a cura di Lucia Anselmi.

 

Oggigiorno molti professionisti hanno paura di affacciarsi al mondo della libera professione. Perché? Semplice! Temono che le spese possano risucchiarli in un vortice di LAVORO – PAGO – LAVORO. La paura più grande? Quella della realizzazione e mantenimento di uno spazio fisico in cui svolgere l’attività.

 

Cosa fare, desistere? Assolutamente NO! Come in tutte le cose, c’è una soluzione moderna ed interessante per ovviare al problema: uno spazio di coworking! Per quanti innumerevoli aspetti negativi possa avere questa crisi sanitaria ed economica, anch’essa, come tutte le crisi, ha dato lo slancio per la ricerca di ingegnose soluzioni alternative.

Come di dice, si fa di necessità virtù!

 

Attraverso il coworking è avvenuta una piccola rivoluzione per le postazioni di lavoro, soprattutto in questo periodo in cui abbiamo imparato a convivere con lo SMARTWORKING.

Ma tu sei ambizioso, lo so, e lo spazio lo vorresti tuo ma in condivisione con altri per non stare solo. Vorresti essere pioniere di un nuovo BUSINESS ma senza soci. Allora, proviamo insieme a capire se fa per te aprire un coworking.

 

Come in tutti i progetti che mi appresto a realizzare, parto sempre dalle basi: sai che lo scopo del coworking non è solo quello del risparmio. L’idea di base è decisamente più ampia: la CONDIVISIONE è il cuore del progetto. Lavorare in un ambiente compartecipato agevola lo scambio di conoscenze tra professionisti e le COLLABORAZIONI, che in un ambiente condiviso, possono nascere più facilmente anche durante la pausa caffè. Dallo scambio di idee e saperi possono aver origine nuove esperienze e nuovi progetti: in un coworking si può COSTRUIRE di tutto. Spesso il freelance che lavora direttamente da casa vive in uno stato d’isolamento ma in un contesto multi-professionale, i partecipanti fanno propri i valori della condivisione e dell’apertura verso l’altro.

 

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Allora Lucia, cosa serve per aprire il coworking?

Aprire uno spazio coworking significa fondare un’impresa quindi occorre:

  1. aprire una PARTITA IVA;
  2. iscriverti al Registro delle Imprese;
  3. trasmettere la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso il comune di competenza.

 

 

 

 

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E per le competenze? Non ti servirà alcun corso di formazione specifico! Il tratto saliente di questa attività è l’abilità nel “networking”. Con questo termine anglosassone si indica la capacità di far rete, di collegare tra loro professionisti diversi: dovrai essere particolarmente bravo a promuovere il tuo spazio di coworking, attirando così i professionisti più svariati, e creando all’interno del tuo locale una piccola comunità collaborativa.

 

 

 

 

 

Come funziona il coworking?

Un libero professionista, o anche lavoratori dipendenti in smartworking, per risparmiare sugli affitti di un ufficio, o semplicemente perché ne necessitano per un periodo di tempo limitato, si rivolgono ad uno spazio coworking, iscrivendosi e ottenendo una membership,  e decidendo di quali pacchetti usufruire: giornalieri, settimanali, mensili, annuali e altre svariate promozioni. 

Come deve essere lo spazio?

Ovviamente il requisito essenziale è lo spazio: più spazio avrai e maggiori postazioni e servizi potrai offrire. Ti consiglio di avere anche un’area relax dove poter mettere i distributori automatici, oppure un’eventuale caffetteria.

Come posso finanziare la mia idea?

Esistono diverse modalità di finanziamento: la forma più classica è data dalla richiesta di prestito al proprio ente bancario. Una seconda possibilità è data dalla partecipazione a programmi di investimento promossi da Invitalia (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo d’Impresa). Un‘ultima possibilità per ridurre i costi iniziali, è affiliarsi ad un coworking franchising.

 

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Ti do un consiglio!

L’idea di coworking, come ti dicevo, è vera e propria impresa, perciò non potrai esimerti dalla redazione di un business plan dove calcolerai le spese d’investimento, i rischi annessi e le tue prospettive di crescita. Non avendo particolari spese di fornitura, il calcolo dei costi fissi non sarà così complesso, e sarai agevolato nella progettazione della tua attività.

Ma se poi hai solo voglia di partecipare ad un’iniziativa di questo tipo, noi abbiamo una struttura che può ospitarti: scopri di più oppure scrivici a info@lacapagrossa.it.

 

Lucia Anselmi è commercialista e consulente presso Studio Consulenza Anselmi, membro de La Capagrossa Coworking e fondatrice di Ladies Lab Project.